Se vi trovate a
Buje, salite lungo le viuzze antiche e lastricate per raggiungere il centro storico della città, situato sul colle. Qui, sulla piazza principale, si trova la
chiesa lussuosa di San Servolo e accanto ad essa un
campanile che risale al XV secolo.Se il tempo è sereno, da esso si ha una vista che raggiunge quattro paesi diversi, la Slovenia, l’Italia, l’Austria e la
Croazia.
Nella parte settentrionale, la vista si estende attraverso i paesaggi del litorale sloveno fino alle Alpi italiane e austriache. Si vedono perfettamente le montagne slovene Slavnik e Nanos, nell’entroterra di Capodistria, e il Vallone di Pirano, mentre verso est è visibile anche l’unica montagna istriana, Učka (Monte Maggiore). Se portate il binocolo, vedrete Venezia, la celebre città italiana sul mare. Come sul palmo della mano, vi si estende il
mar Adriatico e le cittadine sulla costa e sull’entroterra istriano,
Novigrad (Cittanova), Tar (Torre),
Brtonigla (Verteneglio), Momjan (Momiano) e tante altre.
In passato era ugualmente possibile salire sul campanile, ma in occasione dell'arrivo dell'estate 2011. esso è stato completamente sistemato per un numero più grande di visitatori. Sono state restaurate le scale di legno che portano alla cima e l’osservatorio, immaginato come un giro attorno alla campana, è stato protetto da un recinto e da blocchi trasparenti di plexiglas. In questo modo è assicurata la vista in tutti e quattro i punti cardinali del mondo. Anche le campane stesse sono un'attrazione di per sé e sono state protette per la stessa occasione, da un filo. Questo campanile è anche tra i più alti dell’Istria insieme a quello situato a Vodnjan che dista circa 70 chilometri, a sud dell'Istria, ed è alto 63 metri.
La particolarità di Buje è che nella città vecchia si trovano
due campanili. Oltre al campanile con vista panoramica menzionato, nel cuore della città vecchia si trova, leggermente più basso, ma altrettanto impressionante, il campanile vicino alla chiesa di
Santa Maria della Carità.Il campanile fu nominato "
sentinella dell'Istria" perché fungeva da vedetta e postazione di guardia per tutto il territorio. Il guardiano della città era raffigurato sul timbro cittadino del
XIII secolo.