La fitta foresta di Montona stimolerà la vostra fantasia, innanzitutto per il terreno nel quale si crea un insolito legame fra i
tartufi e le radici delle imponenti querce; ma non solo per questo.
Ad essa si lega la storia del gigante istriano Veli Jože che secondo la leggenda viveva nei dintorni di
Motovun-Montona. Il mito del gigante fu preso come spunto dallo scrittore croato Vladimir Nazor: in un episodio della sua storia fantastica intitolata Veli Jože, i giganti nel corso di un conflitto con i cavalieri e il loro esercito, spazzarono via i nemici con i cerri della foresta di Montona.
Nel corso della storia furono scritte delle leggi particolari e istituite commissioni per la tutela della foresta di Montona. La Repubblica di Venezia costruì dei canali d'irrigazione e usò i forti tronchi provenienti da questa foresta per costruire numerosi palazzi veneziani.
La foresta di Montona è ciò che resta delle foreste autoctone di pianura. Si tratta di ecosistemi con alberi duri cresciuti nelle valli dei fiumi e nelle pianure del litorale mediterraneo con il depositarsi della sabbia portata dai fiumi che scorrono verso il mare.
Questi tipi di foreste esistevano una volta nelle valli del fiume Neretva in
Croazia, del Po e del Rodano, e sino ad oggi, oltre che in
Istria, si sono conservate in soli altri due punti d'Europa – vicino al Mar Nero e al lago di Scutari.
Dopo tutto, non c'è da stupirsi che la foresta di Montona sia uno straordinario monumento culturale e storico, ispirazione per gli artisti e i buongustai, luogo preferito per gli amanti della natura e della ricreazione. È il biotopo della rarissima rana marrone e di un numero ingente di specie vegetali, fra le quali spicca un'altrettanto rara specie di clematide (Clematis viticella). In Istria la chiamano trtor, e la si riconosce per i suoi meravigliosi fiori viola.