Nel 2017 faceva ancora parte dello staff dietro le quinte del Sea Star Festival. Solo pochi anni dopo, era sullo stesso palcoscenico – ma come protagonista assoluto.
Nel 2024, Baby Lasagna ha partecipato al “Dora” – il festival canoro croato che seleziona la canzone da mandare all’Eurovision Song Contest; da lì è iniziata la sua incredibile avventura europea. Con il brano “Rim Tim Tagi Dim” e una performance travolgente, non solo ha visto al “Dora”, ma ha anche ottenuto il miglior risultato di sempre per la Croazia all’Eurovision Song Contest (2° posto), conquistando il cuore del pubblico europeo e totalizzando il maggior numero di voti dal televoto.
Ruspante, autentico, internazionale
La sua musica fonde pop-punk, techno, heavy metal e house con tematiche emotive e sociali. Un mix che unisce i suoni delle nuove generazioni urbane con le storie quotidiane della gente comune, in particolare dei giovani in cerca del proprio posto nel mondo.
Gli spettacoli e i videoclip di Baby Lasagna, oltre ad essere molto divertenti, hanno anche un forte impatto visivo. Ricchi di motivi ispirati al mondo rurale e vintage, con ambientazioni locali, coreografie teatrali d’effetto e trovate sceniche accattivanti (come il famoso verso “Meow, cat, please meow back!” cantato con Stipe, il suo gatto), lo hanno reso virale e protagonista di meme in tutto il mondo.
Una star senza atteggiamenti da star
Nonostante la fama internazionale raggiunta, Marko Purišić, alias Baby Lasagna, è rimasto il ragazzo semplice di sempre. La celebrità, come lui stesso ammette, può essere un peso: “Sono un ragazzo di provincia.” Marko ha dimostrato anche di avere un cuore grande, quando ha donato in beneficenza l’intero premio in denaro ricevuto dal governo croato.
L’umorismo, la semplicità e l’autenticità del suo animo hanno creato una comunità di fan super affezionati. Consapevole delle proprie origini e restando fedele a sé stesso, ha conquistato il mondo senza perdersi – e questa frase lo rappresenta al meglio:
“Non si tratta di trofei o premi, ma del tempo che passiamo insieme, perché alla fine della vita non conta quanti trofei hai vinto, ma se i tuoi amici e i tuoi gatti sono con te.”